martedì 3 marzo 2015

Sfilano le vetrine di preziosi nel cuore della Capitale

Il vantaggio di abitare a Roma e a due passi dal centro è quello di poter essere aggiornata in tempo reale sulle novità delle grandi Maison. E' come poter assistere ad una sfilata, senza invito e sotto il cielo stellato di una bella serata romana di fine inverno.

Ad essere sincera non ho visto cose troppo eclatanti dalle Maison di preziosi.
Naturalmente le loro vetrine sono sempre impeccabili, esposizione precisa ed essenziale. Scenografie poco impegnative. Mah, naturalmente io guardo le vetrine con occhio troppo critico e, lo ammetto, attirata più dall'emozione del contesto scenografico e meno dal contenuto in merce esposta.

Parto da quelle che mi sono piaciute di più.



(Foto: Lara Flammia)



 Rosato, ottimo esempio di immagine coordinata tra la vetrina e l'ambientazione interna in tema. Mi è piaciuta soprattutto per questo, e non tanto per il soggetto decorativo scelto: le carte da gioco, poco originali e abbastanza viste. L'effetto però è molto piacevole.
La potete vedere a Roma, in Via del Babbuino.
(L'interno della boutique Rosato in Via del Babbuino a Roma. Foto Lara Flammia)


Bello l'effetto cromatico delle vetrine di Cartier. Da lontano sembrano tele dipinte. In realtà si tratta di materiale plastico dai colori lucidi e brillanti.
Le scenografie sono di valore e non improvvisate. Belli i colori utilizzati. 
Hanno un solo difetto: sono poco fotogeniche. Vederle del vivo hanno un impatto emotivo notevole!

(Boutique Cartier, Via dei Condotti a Roma. Foto Lara Flammia)





(H.Winston, vetrine romane di Via dei Condotti. Foto: Lara Flammia)
Sontuosità per le vetrine di H.Winston, sottolineata dalla scelta cromatica del rosso, come fondale.
Regale anche l'immagine realizzata in rilievo, che ne aumenta il fascino.
Tutto evoca The king of Diamonds, così come era chiamato Sir Harry Winston fin dal secolo scorso. 




Un'originalità a metà per le vetrine di Bulgari, protagonista indiscusso dello shopping romano di lusso. Il marchio fu fondato nel 1884 da Sotirios Voulgaris, un artigiano proveniente da un piccolo villaggio arumeno dell'EpiroKalaritesche produceva oggetti in argento. Pare che sia proprio da lui che ha avuto origine la famiglia Bulgari, fondatrice dell'omonima maison.






Anche Tiffany & Co. fa la sua bella figura, ma niente di paragonabile alle deliziose vetrine che ha proposto a Natale. Anzi, se devo muovere una critica...sembra quasi un riciclo! La scenografia minimal ha come unico protagonista: un pacchetto dono con il colore must dell'inverno blue tiffany.















Il mio reportage finisce qui. Nessun'altra vetrina degna di nota, almeno per quanto riguarda gioielli e bijoux.
Come avrete notato, le vetrine presentano poca merce esposta. Ok, obietterete, loro se lo possono permettere. 
Non vi esorto a fare vetrine così austere e con poca merce esposta, ma vi esorto ad alleggerire le vostre vetrine. Troppa merce esposta ne abbassa il valore e trasmette un messaggio di disordine. Piuttosto create dei gruppi magari per categoria merceologica, distanziandoli opportunamente!

Per i pochi che non lo conoscessero vi segnalo il sito del magazine dedicato al lusso:
http://www.luxuryfiles.it/

Infine sul prossimo numero del Tarì Magazine, sono lieta, ed anche un po' emozionata, di segnalarvi che troverete la mia rubrica "in vetrina veritas" dedicata alla vetrinistica per il mondo del prezioso e del bijou.
Correte a sfogliarlo!

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